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IL PRIMO TUTORIAL 2019 è IL PUNTO JUTA e Punto Spina di pesce – Herringbone stitch
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IL PRIMO TUTORIAL 2019 è IL PUNTO JUTA e Punto Spina di pesce – Herringbone stitch
In questo spazio cercherò di illustrarvi le regole per calcolare il numero di maglie da avviare (e con quale numero di ferri) un filato a nostra scelta, per poter raggiungere la misura desiderata per un qualsiasi lavoro a maglia.
Prima cosa da fare è decidere il filato ed il modello che voglio creare.
A questo punto mi preparo il campione con il filato che ho scelto … le strade sono due:
se ho le indicazioni di quel filato che mi dice di usare ad esempio: i ferri del 3 / 4 e, mi indica anche il campione 10 × 10 a quanto deve corrispondere es. 20×27 cioè 20 maglie(larghezza) per 27 ferri (altezza), allora prendo i ferri del 3 e mi avvio 24 maglie e le lavoro per 27 ferri ….
Finito il campione, controllo se le 20 maglie corrispondono a 10 cm di larghezza e che i 27 ferri corrispondono a 10 cm di altezza.
Perché ho detto di avviare 24 maglie ? Perché è bene avviarne un po’ di più e misurare poi il campione con il centimetro centrato, ovvero, lasciando ai lati le 2 maglie in più a destra e a sinistra.
Se in 10 cm le maglie risulteranno di più ad esempio invece che 20, magari 22 o di più (tensione troppo stretta), vuol dire che devo aumentare il ferro indicato con cui ho lavorato il mio campione. La diminuzione del numero di ferro sarà proporzionale a quanto più si discosta l’aumento del numero di maglie risultate da quelle indicate.
Se in 10 cm le maglie saranno di meno di 20 (cosiddetta tensione molle del lavoro) cioè quelle indicate nell’esempio che abbiamo fatto, allora dovremmo diminuire il numero del ferro e rifare il campione. Esempio: ho utilizzato il ferro del 4, dovevo ottenere 20 ma ne ho ottenute 19 di maglie, allora proverò con il ferro del 3 e½.
QUESTO METODO ha come obiettivo quello di ‘TROVARE LA GIUSTA LAVORAZIONE’ IN BASE ALLA VOSTRA NATURALE TENSIONE DEL LAVORO, ognuno di noi ne ha una ed è inutile modificarla, sono gli strumenti del lavoro che devono conformarsi al nostro modo di lavorare. Ed è proprio per questo motivo che non ho mai preso in considerazione schemi di giornale o schemi confezionati da altri, perché non saranno mai conformi al nostro modo personale di lavorare e, quindi alla taglia che vogliamo raggiungere. Ovviamente, potrò tenere in considerazione le misure medie di un singolo capo se devo destinarlo ad un neonato di uno tre mesi, ma, comunque, rimane il fatto che il filato ed il mio modo di lavorare non sarà mai lo stesso di uno schema generico.
Raggiunto il campione che mi indicherà che per la larghezza di 10 cm ci vogliono le 20 maglie nell’esempio fatto sopra, userò quel numero di ferri con il quale ho lavorato il campione, a questo punto dovrebbe corrispondere anche l’altezza ovvero, i 10 cm saranno raggiunti lavorando 27 ferri totali, se discosta un po’ segnatevi il numero di ferri che avete fatto per raggiungere i 10 cm di altezza. Quello sarà il vostro campione da cui dovrete partire.
Bene, avremo così i ferri ed il filato e sapremo a questo punto che se avvio 20 maglie avrò 10 cm di larghezza perciò, prendendo come esempio il campione 10×10 che mi corrisponde a 20maglie × 27Ferri, farò’ un semplice calcolo per vedere quante maglie devo avviare se mi serve che il maglioncino deve misurare ad esempio 30 cm di larghezza
20:10= 2 ovvero una maglia corrisponde a 2 cm ,
perciò 2 sarà il mio coefficiente per calcolare i cm totali che vogliamo ad esempio, 30 cm. Allora faccio 2×30 = 60 maglie a cui ci aggiungo 2 maglie in più per lavorare il vivagno all’inizio ed alla fine di ogni ferro (se voglio aderire alla scuola che lo utilizza), e che a me, ad esempio, facilita la cucitura finale.
Ora so che con quel filato utilizzerò ad esempio, il ferro numero 4 che più si adegua al mio modo di lavorare.
Lo stesso procedimento lo seguite se non avete indicazione del campione, con un filato medio di 2 mm proverò ad utilizzare il ferro del 4 e dal campione deciderò se aumentare leggermente il numero, lavorando con un ferro del 4 ½ o diminuire. Quando abbiamo raggiunto un campione gradevole ci segneremo quante maglie corrispondono per i 10 centimetri di larghezza e quanti ferri ho fatto per raggiungere 10 cm di altezza.
Infine, quando ho finito il campione, lasciatelo sul ferro senza sfilarlo e misuratelo direttamente così.
Se poi vi serve per lavarlo e vedere come reagisce la lana o il filato in genere, per decidere se aumentare o diminuire la larghezza del lavoro allora potete chiuderlo e lavate il campione con poco ammorbidente (anche se alcuni marchi importanti di filato sconsigliano l’uso dell’ammorbidente), fatelo asciugare in piano, vaporizzatelo e misurate nuovamente per controllare che le misure non si siano modificate.
La prossima volta vi spiego come calcolare gli aumenti e le diminuzioni del nostro lavoro se vogliamo farlo su misura e ci serve una vita più stretta ad esempio oppure, allargare una manica, insomma, decidere di fare un modello più complesso, senza dover seguire gli schemi di giornale ma, in base alla nostra fantasia.
Domande? Non esitate a contattarmi
Buon proseguimento di settimana …. sempre con il cuore.
Quel che amo più lavorare sono capi per bambini e per donne, compresi accessori, ed a richiesta ho deciso di inserire una panoramica di alcune mie realizzazioni.
Per info di come avere il vostro capo fatto a mano contattatemi.
Per chi è appassionato e lavora a maglia e all’uncinetto e vuole riprodurre uno di questi progetti, può chiedermi informazioni sugli schemi e suggerimenti per personalizzarlo!
Ricordate la Golden rule, o meglio, per essere più chiare, il mio mantra è originalità, perciò, quando seguite schemi, modificate e fate del vostro lavoro un qualcosa di unico.
Riprodurre in serie è una banalità, nonché una esigenza ovvia, delle catene di abbigliamento di grossa distribuzione, se vi siete avvicinati a questo mondo è perché, presumibilmente, avete desiderio di indossare e far indossare ai vostri cari, qualcosa di semplice ma unico e … lavorato a mano.
Ad esempio: se una maglia rasata può risultare un punto utilizzato spesso per la sua semplicità, inserendola in un progetto che prevede una costa particolare o un punto traforato pensato per uno schema progettato da voi, sarà veramente difficile vederlo riprodotto in maniera identica altrove.
Detto ciò, sto lavorando ad una serie di spiegazioni che formeranno un tutorial a tappe per chi desidererà seguirmi, al fine di indicarvi principi e regole per realizzare un capo su misura.
In tal modo potrete sperimentare qualcosa di più che seguire uno schema di giornale, ed essere, invece, finalmente padrone di scegliere il filato, il modello e la misura che più vi piace, modificando magari quel modellino che vi ha tanto ispirato in una foto ma, che volentieri avreste preferito in una misura non indicata o con un punto che più vi piaceva.
Per ora vi lascio una foto ed un video di alcuni lavori realizzati.
Con il cuore a presto…. se vorrete.