Giacca in Lana Bimba ‘Modello Elsa ed Anna’ di Frozen, tutti i dettagli.

 

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Come vi avevo accennato nel post  Giacca con cappuccio e cinta con ciondolo di Elsa e Anna avrei presentato questa creazione, spiegandovi tutti i dettagli del lavoro.
Questa Giacca è la prima di otto creazioni già pronte che formeranno la mia piccola collezione autunno inverno, che pubblicherò in questi mesi.
La seconda, sarà in anteprima sulla pagina facebook che aprirò tra pochissimo, perciò mi raccomando, chiedo un aiuto a tutti voi amici che mi seguite per farla crescere, mettendo il fatidico mi piace e magari iscrivendovi alla stessa, vi ringrazio fin d’ora.  
 In questo Post, non vi farò un tutorial su come crearla sarebbe un’odissea, ma vi indicherò tutti i punti a maglia utilizzati e, quindi, mi soffermerò su quei piccoli dettagli che fanno la differenza tra un lavoro a maglia e un lavoro a maglia creato con la tua fantasia.
Bene, incominciamo dal filato prescelto, informazione utile da più punti di vista, sia per chi ha intenzione di creare un capo di questo tipo sia per chi vuole solo farlo indossare !
Si tratta della famosa tessitura e filatura di Tollegno, dal conosciuto marchio Lana Gatto. Nello specifico ho scelto il filato da lavorare come consigliato nell’etichetta con ferri del 7/8 della collezione Patagonia, ed è lana merino ovvero, 100% pura lana vergine.
Il filato è morbido non pizzica, si può lavare in lavatrice ed è un piacere lavorarlo.
I gomitoli sono da 100 grammi ed il campione indicato da raggiungere è di 15 ferri × 11 maglie. Per tutte le indicazioni relative al campione vedi questo post  cliccando sul fiore qui ♣.
Come vi avevo già spiegato in questo post appena linkato sul simbolo del fiore, le istruzioni fornite con il filato sono indicative ed infatti, lavorando il mio campione sono riuscita a raggiungere i 10cm di altezza x 10cm di larghezza = 15 ferri x 11 maglie con i ferri del 9 nonostante le indicazioni di base si riferivano ad i ferri del 7/8.
Quindi, essendo stretta la mia tensione del lavoro, ho potuto lavorare la mia giacca con un numero di ferri in più !
Il modello da me pensato era, tutto sommato, semplice. Avevo disegnato una giacca con cappuccio e bottoni dalla linea classica leggermente sagomata sulla vita. Non avevo nessuna intenzione di utilizzare il solito punto costa nonostante ce ne siano di molto belli come la costa ritorta oppure, la costa perlata o, ancora, la costa inglese di cui vi parlerò approfonditamente in un post ad hoc e vi illustrerò in un video i tre modi che conosco per lavorarla !
Per fare qualcosa di diverso, ho optato, al posto di uno dei tanti punti costa, un motivo a cui ho dato il nome di “incrociato” solo per le linee a croce che si formano lavorandolo e non perché si incrociano maglie nella lavorazione (non ho trovato un nome sui cataloghi ufficiali dei punti a maglia). Con questo ho creato i bordi ed i polsini della giacca.
Lo stesso punto, essendo abbastanza elastico, mi ha consentito di sagomare e dare forma al lavoro all’altezza del punto vita. Infine, l’ho richiamato anche per la parte centrale delle maniche e per la parte centrale del cappuccio. Questo punto utilizzato anche nella parte dove avrei dovuto lavorare le asole, mi ha anche concesso di non crearle durante il lavoro visti i fori naturali del punto. Perciò, alla fine del lavoro, inseriti i bottoni utilizzerò quei fori marcandoli con un punto a mano per creare le mie asole in perfetta corrispondenza con i bottoni inseriti !!!

Se non ricordo male, ma potrei sbagliare, mi sembra che questo punto di cui vi ho accennato si chiami Punto Sopraffilo o Sopraggitto, (il metodo me lo ha insegnato una signora in Abruzzo dove ho comprato dei filati e consiste nell’inserire l’ago con il filo e posizionando il filo sopra l’ago prima di fare il punto si crea una sorta di marcatore dell’ asola).

Gli altri punti utilizzati sono i semplici e classici maglia rasata per la parte sotto il punto vita e il punto legaccio per la parte superiore della stessa. Infine, ho voluto creare una cinta per la giacca, che avendo già i bottoni (in legno a forma di fiore), rappresenta un vezzo per renderla leggermente diversa.
La cinta è lavorata totalmente a mano e all’uncinetto con un semplice e resistente tubolare, rifinita con un gancetto dorato incorporato al tubolare stesso e un anellino di chiusura dove ho inserito il ciondolo di Anna ed Elsa di Frozen. 
Vi lascio le foto ma, potete vedere questo modellino della mia piccola collezione autunno inverno anche nel video Punto Incrociato ai ferri prima del tutorial.
Grazie a tutti di aver letto e con il cuore vi saluto e vi auguro una felice settimana !
Giacca bimba in lana lavorata ai ferri modello
Giacca bimba in lana lavorata ai ferri modello “Anna ed Elsa di Frozen”
Giacca bimba in lana con cappuccio e cinta Modello
Giacca bimba in lana con cappuccio e cinta Modello “Anna ed Elsa di Frozen”

COME POSSO REALIZZARE UN LAVORO A MAGLIA IN BASE ALLE MISURE CHE DESIDERO ?

In questo spazio cercherò di illustrarvi le regole per calcolare il numero di maglie da avviare (e con quale numero di ferri) un filato a nostra scelta, per poter raggiungere la misura desiderata per un qualsiasi lavoro a maglia.

Prima cosa da fare è decidere il filato ed il modello che voglio creare.

A questo punto mi preparo il campione con il filato che ho scelto … le strade sono due:

se ho le indicazioni di quel filato che mi dice di usare ad esempio: i ferri del 3 / 4 e, mi indica anche il campione 10 × 10 a quanto deve corrispondere es. 20×27 cioè 20 maglie(larghezza) per 27 ferri (altezza),  allora prendo i ferri del 3 e mi avvio 24 maglie e le lavoro per 27 ferri ….

Finito il campione, controllo se le 20 maglie corrispondono a 10 cm di larghezza e che i 27 ferri corrispondono a 10 cm di altezza.

Perché ho detto di avviare 24 maglie ? Perché è bene avviarne un po’ di più e misurare poi il campione con il centimetro centrato, ovvero, lasciando ai lati le 2 maglie in più a destra  e a sinistra.

Se in 10 cm le maglie risulteranno di più ad esempio invece che 20, magari 22 o di più (tensione troppo stretta), vuol dire che devo aumentare il ferro indicato con cui ho lavorato il mio campione. La diminuzione del numero di ferro sarà proporzionale a quanto più si discosta l’aumento del numero di maglie risultate da quelle indicate.

Se in 10 cm le maglie saranno di meno di 20 (cosiddetta tensione molle del lavoro) cioè quelle indicate nell’esempio che abbiamo fatto,  allora dovremmo diminuire il numero del ferro e rifare il campione. Esempio: ho utilizzato il ferro del 4, dovevo ottenere 20 ma ne ho ottenute 19 di maglie, allora proverò con il ferro del 3 e½.

QUESTO METODO ha come obiettivo quello di ‘TROVARE LA GIUSTA LAVORAZIONE’ IN BASE ALLA VOSTRA NATURALE TENSIONE DEL LAVORO, ognuno di noi ne ha una ed è inutile modificarla, sono gli strumenti del lavoro che devono conformarsi al nostro modo di lavorare. Ed è proprio per questo motivo che non ho mai preso in considerazione schemi di giornale o schemi confezionati da altri, perché non saranno mai conformi al nostro modo personale di lavorare e, quindi  alla taglia che vogliamo raggiungere. Ovviamente, potrò tenere in considerazione le misure medie di un singolo capo se devo destinarlo ad un neonato di uno tre mesi, ma, comunque, rimane il fatto che il filato ed il mio modo di lavorare non sarà mai lo stesso di uno schema generico.

Raggiunto il campione che mi indicherà che per la larghezza di 10 cm ci vogliono le 20 maglie nell’esempio fatto sopra, userò quel numero di ferri con il quale ho lavorato il campione, a questo punto dovrebbe corrispondere anche  l’altezza ovvero, i  10 cm saranno raggiunti lavorando 27 ferri totali, se discosta un po’ segnatevi il numero di ferri che avete fatto per raggiungere i 10 cm di altezza. Quello sarà il vostro campione da cui dovrete partire.

Bene, avremo così i ferri ed il filato e sapremo a questo punto che se avvio 20 maglie avrò 10 cm di larghezza perciò, prendendo come esempio il campione 10×10 che mi corrisponde a 20maglie × 27Ferri, farò’ un semplice calcolo per vedere quante maglie devo avviare se mi serve che il maglioncino deve misurare ad esempio 30 cm di larghezza

20:10= 2 ovvero una maglia corrisponde a 2 cm ,

perciò 2 sarà il mio coefficiente per calcolare i cm  totali che vogliamo ad esempio, 30 cm. Allora  faccio 2×30 =  60 maglie a cui ci aggiungo 2 maglie in più per lavorare il vivagno all’inizio ed alla fine di ogni ferro (se voglio aderire alla scuola che lo utilizza), e che a me, ad esempio, facilita la cucitura finale.

Ora so che con quel filato utilizzerò ad esempio, il ferro numero 4 che più si adegua al mio modo di lavorare.

Lo stesso procedimento lo seguite se non avete indicazione del campione, con un filato medio di 2 mm proverò ad utilizzare il ferro del 4 e dal campione deciderò se aumentare leggermente il numero,  lavorando con un ferro del  4 ½ o diminuire. Quando abbiamo raggiunto un campione gradevole ci segneremo quante maglie corrispondono per i 10 centimetri di larghezza e quanti ferri ho fatto per raggiungere 10 cm di altezza.

Infine, quando ho finito il campione, lasciatelo sul ferro senza sfilarlo e misuratelo direttamente così.

Se poi vi serve per lavarlo e vedere come reagisce la lana o il filato in genere, per decidere se aumentare o diminuire la larghezza del lavoro allora potete chiuderlo e lavate il campione con poco ammorbidente (anche se alcuni marchi importanti di filato sconsigliano l’uso dell’ammorbidente), fatelo asciugare in piano, vaporizzatelo e misurate nuovamente per controllare che le misure non si siano modificate.

La prossima volta vi spiego come calcolare gli aumenti e le diminuzioni del nostro lavoro se vogliamo farlo su misura e ci serve una vita più stretta ad esempio oppure, allargare una manica, insomma, decidere di fare un modello più complesso, senza dover seguire gli schemi di giornale ma, in base alla nostra fantasia.

Domande? Non esitate a contattarmi

Buon proseguimento  di settimana …. sempre con il cuore.